William Bavone - Il morso del varano

25.02.2025
Nico De Luca è l'ispettore che si trova a dover indagare sull'assassinio di un giudice di Bologna e su quello successivo di un ex poliziotto. Nico è un uomo deciso e testardo, nasconde un cuore grande che credo abbia timore di mettere in mostra. Nico è chiuso nei sentimenti, sembra che alzi un muro, forse ha paura di soffrire, magari ha già sofferto molto e non se la sente di dare un'altra possibilità a qualcuno rischiando di infrangere di nuovo il suo cuore. In casa con lui abita la nipote, Giulia, studentessa universitaria che gli dà molti pensieri e in questo momento il loro rapporto è inclinato sicuramente bloccato da silensi e rancori recenti e non spiegati. Lui ha un' idea per questa indagine e la vuole portare avanti ad ogni costo, anche se mette in pericolo la sua carriera. Lui vuole la verità! La prima persona uccisa era un personaggio importante e influente e non è facile muoversi da piccoli pesci in un mare di squali.. a volte ci sono interessi nascosti che non è facile e consigliato muovere, ma Nico vuole fare luce sull'accaduto e dare all' assassino quello che si merita.

Inizialmente non trovavo nulla di particolare nella storia raccontata da William, mi sembrava semplice ma allo stesso tempo avevo voglia di continuare la lettura e di approfondire questi personaggi. Nico credo abbia molto di nascosto e la nipote Giulia è descritta come i ragazzi di ora, testarda, decisa, magari è nel Dna familiare, con la routine che porta ognuno di noi di corsa senza poter dare tempo alle cose veramente importanti, si rischia spesso di lasciare da parte le persone e gli affetti a cui teniamo per correre dietro alle incombenze giornaliere. Arriva però il momento di fermarsi e il fatto di prendersi un po' di tempo per noi ci rigenera. Una cosa che mi incuriosiva era il titolo che però si capisce portando a termine la lettura. Per dare uno spunto però si può dire che il varano è un animale che fa parte della famiglia dei rettili, la grandezza varia in base alla specie e abitano in zone come Africa, Cina, Filippine e India. Sono animali principalmente carnivori e il loro nome deriva dalla parola araba waral  ossia guardiano. Per procurarsi il cibo cacciano e uccidono la preda mordendola al collo. Anche se la sfortunata riesce a fuggire ormai ha in circolo il veleno iniettato dal varano e non le dà speranza di salvezza. Questo non lo sapevo ma il titolo mi incuriosiva e tra una ricerca, ma soprattutto alla fine della lettura, mi è risultato più chiaro! La trama è ben costruita, ha un inizio tranquillo, sembra che non nasconda sorprese, è intrigante e scorrevole e da un certo punto in poi scatta l' adrenalina e si devono seguire gli eventi e i movimenti di Nico per comprendere ogni significato.

Trama:

Filippo Stefanini, giudice di Bologna, viene ucciso da un misterioso assassino. L'indagine si preannuncia delicata e difficile, sia per il ruolo ricoperto dalla vittima sia perché non sono state lasciate tracce sulla scena del delitto. Il PM decide di mettere subito al lavoro sul caso l'ispettore Nico De Luca, conosciuto come il "Salentino Albino", un pugliese arrivato in Emilia per seguire le proprie ambizioni professionali, ma anche per allontanarsi dal suo passato. De Luca ha con sé Giulia, una nipote universitaria che gli causa non pochi problemi. E mentre il loro rapporto diventa sempre più teso, l'indagine si complica ulteriormente: un nuovo omicidio terrorizza la città. Questa volta il corpo senza vita è quello di un ex poliziotto, Giorgio Spiga. Inizialmente i due omicidi non sembrano collegati, ma un insospettabile fil rouge li unisce.
Riuscirà De Luca a sciogliere il nodo della matassa in tempo e a fermare la scia di sangue che serpeggia inesorabile per le strade di Bologna? 

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