Simone Pavanelli - Quella maledetta rimpatriata

Quella maledetta rimpatriata è un thriller avvincente che l’autore ha saputo costruire molto bene, ambientandolo nel Polesine tra le atmosfere di Stienta e le acque cupe del Po.
Il romanzo riesce a tenere il lettore incollato alla storia, non solo poliziesca e di indagine ma anche nel viaggio della memoria e di segreti di persone che si ritrovano casualmente dopo molti anni.
Matteo Pavani è il protagonista, agente della DIA, costretto a lasciare il lavoro dopo che la sua copertura è saltata; ritorna quindi per un periodo nel suo paese natale, un luogo per lui dal passato scomodo e dai ricordi dolorosi.
Non aspettiamoci un personaggio impeccabile, ma siamo di fronte a una persona piena di tormenti e conflitti interiori con la difficoltà di reintegrarsi nella comunità che lo considera ancora come il ragazzo di Stienta e non come il nuovo Matteo, poliziotto.
La storia nasce e si centra tutta su una rimpatriata di ex compagni di scuola e con una ex compagna in fin di vita; è da li che escono fuori tutti i misteri che ci accompagneranno nel corso della lettura.
L’ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi è impeccabile; è inoltre da sottolineare la delicatezza con cui l’autore affronta il tema del bullismo.
E’ un thriller quindi che va oltre il genere, l’autore ha avuta la capacità spiccata nell’intrecciare una trama avvincente con la natura umana e l’importanza del passato.
Trama:
Matteo Pavani è un infiltrato della DIA, ma nell'ultima operazione la sua copertura viene bruciata. Costretto a tornare a Stienta, suo paese natale del Polesine dove nessuno sa che è un poliziotto, viene convinto a partecipare a una rimpatriata con gli ex compagni delle medie. Ma le ferie imposte non durano: il giorno successivo Pavani trova una delle compagne di classe in fin di vita a seguito di un'aggressione. Per sbrogliare la situazione, i carabinieri di Rovigo hanno bisogno del suo aiuto: Pavani si rimetterà in gioco, a fianco del maresciallo Fabiana Marotta, per capire chi poteva avercela con la vittima, mentre i ricordi dell'infanzia non gli danno tregua, facendo riaffiorare dalle acque del Po l'odio di una vita e dell'intera Stienta.