Paola Zaccheroni - Una strana bambola

02.03.2025

Difficile capire la vita, gli eventi e la mente. A volte siamo convinti di sapere tutto, di capire e saper interpretare ogni cosa, ogni evento ma.. la vita ci mette davanti a continue prove e chissà se le superiamo nel migliore dei modi. Il fato, il destino, la religione, i sogni guidano in una direzione e siamo convinti che sia quella giusta ma solo continuando a vivere scopriremo se è vero. Mai fermarsi, mai abbattersi, mai mollare ma CREDERE CREDERE CREDERE. In cosa però? Di aver capito, di essere nel giusto, di vivere. Ed è così che siamo guidati alla ricerca di qualcuno che voglia credere nella vita e in noi. Voglia di credere che esista l'amore, che il passato guidi verso il futuro e ci insegni la strada giusta da percorrere e che insieme divideremo il dolore. Il passato fa parte di noi, è un mattoncino in mezzo a tanti altri che porterà al futuro.
Così, Paola Zaccheroni, ha creato i suoi personaggi. Ispettore Venturi, Michele Venturi, uomo alla ricerca della vita, dell' amore, un amore che unisce e fa diventare una cosa unica, come quando due corpi si fondono in uno solo. Ispettore Amadìo, uomo che usa l'intelletto, ragiona, pondera ogni cosa, legge e studia, studia e legge. È fatto di scartoffie e... Due personaggi che sembrano veri, che si muovono in una Bologna scossa da una notizia che all' inizio fa scalpore, un suicidio apparente, poi perde importanza ma non per tutti. Un ispettore con la voglia del riscatto e un altro che cerca il filo conduttore tra le parole dei rapporti. Una coppia mal assortita ma da tenere sott'occhio. Il romanzo inizia proprio caratterizzando i personaggi, entra nel cuore di ognuno e si sposta nell' anima continuando la lettura. Bologna è scossa ma non la Bologna conosciuta dai turisti ma quella dei veicoli nascosti, delle zone e dei locali mal frequentanti, non ci gira la gente per bene ma chissà cosa nascondono nel cuore. A voi la scelta di scoprirlo e farlo emergere. Buona ricerca! 

Trama:

«Amico mio, che vuoi che sia un'ulcera a confronto di questo?» decretò Tommasi, indicando il cadavere. «Il mio sonno di bellezza interrotto per una sfortunata che si è fatta appendere come un pupazzo...»

Lontano dalle torri, dai portici, dall'Università e dai turisti, una prostituta viene trovata impiccata nel suo appartamento. Agli ispettori Venturi e Amadìo appare subito chiaro che non si tratta di suicidio, ma di un delitto attentamente pianificato. Le certezze, però, finiscono qui, mentre la grigia periferia di Bologna si popola di personaggi e di storie che ritornano prepotentemente dal passato: come fantasmi feriti e affamati di vendetta, saranno loro a indicare agli investigatori le strade contorte che portano alla verità.

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