Massimo Bertarelli - L'ultima notte di luce

Milano è una grande città, ci sono tante persone che lavorano e vivono fra quelle strade e come in ogni luogo del mondo quando una persona ha bisogno di placare ansie e pensieri organizza una serata con gli amici. Luce è una giovane ragazza tornata ad abitare da sola, con un lavoro e una relazione stabile con un ragazzo. Tra di loro però si era creata un po' di tensione e la sera di Sant' Ambrogio, lei decide di uscire con le sue amiche. La serata scorre piacevole e senza pensieri, poi Luce deve andare in bagno ma non fa più ritorno. Il padre non avendo sue notizie da due giorni sporge denuncia di scomparsa e il vicequestore Tombamasselli inizia le sue indagini. Per tutti è il Tomba, è il protagonista del romanzo creato dall' autore, già conosciuto in un precedente romanzo. Questa lettura mi ha permesso di conoscere meglio il personaggio che prima trovavo troppo chiuso in sè stesso come se ergesse un muro, tra queste pagine però ho scoperto delle sfaccettature che mi erano rimaste ignote.
Il padre di Luce si presenta per la denuncia di scomparsa della figlia, il Tomba lo ascolta, inizia a farsi un' idea, fa domande e non perde tempo. Sembra che qualcosa gli dica che si deve muovere subito. Affronta le situazioni che gli si presentano con una delicatezza che non si trova spesso e ragionando arriva dove vuole. Quello che mi è piaciuto in questo romanzo è la sensibilità con cui l'autore tratta gli argomenti, le descrizioni e le parole che ha saputo utilizzare per toccare il cuore dei lettori. Belle anche le descrizioni di Milano, la notte ogni città ha i suoi lati oscuri e il Lago offre serenità e calma ma attenzione, le tenebre possono celarsi in ogni posto e soprattutto nei cuori delle persone di cui non si approfondisce la conoscenza.
La trama è coinvolgente, la storia è studiata nei dettagli e niente è come sembra. La ricerca di Luce toglie il fiato, mette ansia, nei cuori sappiamo già cosa è successo, ma deve essere trovato il corpo, dato alla giustizia il responsabile e soprattutto spiegato il perché. I genitori non troveranno conforto, continueranno a non capire come possa succedere che un altro essere umano segua istinti così lontani dalla ragione e non dettati dal cuore.
Trama:
A Milano è il 7 dicembre, la ricorrenza del Patrono Sant'Ambrogio. La sera, tre amiche vanno a festeggiare in un disco-pub in piazzale Susa. Si divertono, ballano e bevono tanto. Troppo. Una di loro va in bagno lasciando la borsetta sulla sedia: non torna più. Due giorni dopo, non avendo notizie della figlia il padre va a denunciare la scomparsa. È disperato e il Tomba gli promette che farà di tutto per ritrovarla. L'inizio dell'indagine è complicato: dove può essere andata la commessa di un supermercato, oltretutto senza cellulare e portafoglio? Della sparizione si occupa anche la trasmissione Chi l'ha visto? che, nonostante lo scetticismo del Tomba, produce un risultato importante. Arriva in commissariato una telefonata che stuzzica la sua curiosità e lo conduce a Canzo, località situata sul promontorio che separa i due rami del lago di Como. E proprio lì, in modo del tutto casuale, s'imbatte in un'indagine irrisolta in carico ai Carabinieri di Bellagio. Una ragazza del luogo, dopo una serata trascorsa con le amiche, rientra in casa e viene aggredita e violentata: credendola morta, l'aggressore incendia l'appartamento ma lei si salva gettandosi dal balcone. Da un mese è in coma, ricoverata nell'ospedale di Lecco. I due episodi hanno elementi in comune, il Tomba si convince che la risoluzione del secondo caso sia fondamentale per mantenere la promessa fatta. Deve però agire senza farsi scoprire dai Carabinieri. Nonostante il parere contrario del PM e del Questore, rischiando la carriera andrà fino in fondo.