Indagine Fabio Delle Donne

23.04.2025

1. Quando hai iniziato a scrivere? 

Ho sempre scritto testi brevi, ma nel 2020, durante la pandemia, ho deciso che era arrivata l'ora di scrivere un romanzo. Come una lacrima, il mio primo libro, è nato così, alla fine l'ho finito davvero.


2. Come costruisci i tuoi personaggi e la tua trama?

È una fase molto lunga, bisogna pensare bene a tutto prima di affrontare un lungo viaggio. Poi per strada spesso si cambia idea e si scelgono altre vie, però cerco di non far mai mancare l'idea di fondo, in modo da raggiungere l'obiettivo prefissato.


3. Quanti libri hai scritto finora e quanti ne hai pubblicati? Casa editrice o self-published? Oltre a Come una lacrima, pubblicato con Golem Edizioni, ho scritto la serie di gialli con protagonista il commissario Lo Tufo (Sfogliatelle e delitti, Cannoli e delitti e Rossa come il peperoncino) e una fiaba illustrata per bambini, Pirì il brucaleone. Per ora ho i piedi in entrambe le barche, il futuro vedremo dove mi porterà.


4. Quale dei tuoi libri hai trovato particolarmente difficile da scrivere? 

Sicuramente Come una lacrima, lungo e complesso. Poi tratta temi forti, non è semplice parlare di certe cose.


5. Quale parte del tuo libro ti ha creato maggiori difficoltà? 

Cerco sempre di immedesimarmi nei personaggi quando scrivo, di vivere la storia. Quando la storia si fa triste non è facile sentirne il peso sulle spalle. Chi ha letto Come una lacrima sa che c'è un lungo capitolo ambientato nel passato, stare con la testa proprio lì è stato davvero triste anche per me.


6. Con quale dei tuoi personaggi ti identifichi facilmente? Perchè? 

In verità non mi identifico molto coi miei personaggi, cerco di essere il più libero possibile nelle mie storie. Cerco di lasciare a ogni protagonista la libertà di esprimere se stesso, senza metterci per forza un pezzo di me.


7. Quanto è durata la tua ricerca per il libro? 

Poco, di solito evito di parlare di ciò che non conosco, il resto l'ho cercato su internet.


8. Ci sono personaggi nei tuoi libri che hanno delle somiglianze con te o con persone che conosci? In effetti no, li ho inventati tutti in maniera integrale. Non sono ispirati né da me, né da nessun altro. Anche se devo dire, mi piace immaginare che il commissario Lo Tufo assomigli un po' a Bud Spencer, un uomo forte e di buon cuore, ma è una cosa nata dopo aver scritto.


9. Il tuo personaggio principale è una persona con cui normalmente andresti d'accordo? 

Direi di sì, per ora i miei protagonisti sono tutti personaggi simpatici. Nei prossimi libri chi può dirlo.


10. Sviluppi i tuoi personaggi mentre scrivi oppure li conosci già prima di iniziare a scrivere? 

L'idea c'è già all'inizio, il più chiara possibile. Devo dire che però poi prendono tutti la loro strada, ma è giusto così.


11. Cosa ti aiuta a concentrarti mentre scrivi? 

Purtroppo non ho quasi mai il tempo per scrivere, quindi quel poco che ho cerco di sfruttarlo, concentrato o meno. Quelle rare volte che ho più tempo mi piace ascoltare qualche canzone che ha una melodia in linea con quello che poi vorrei scrivere.


12. Com'è il tuo spazio di scrittura? 

Dove riesco scrivo. Come una lacrima l'ho scritto tutto con l'Ipad, proprio perché è rapido da usare.


13. Hai mai viaggiato per raccogliere più informazioni per il tuo libro?

La saga del commissario Lo Tufo è ambientata in giro per l'Italia. Per ora ho scelto i luoghi in cui ho già viaggiato e che conosco bene ma, in futuro, non escludo che possa andare da qualche parte anche pensando di ambientarci poi un nuovo episodio della serie. O proprio un nuovo libro, chissà.


14. Cosa ti aiuta a rilassarti mentre scrivi? 

Cerco più che altro di immedesimarmi in ciò che scrivo, quindi non sempre rilassarsi è in linea con l'obiettivo.


15. Secondo te, cosa rende una storia spettacolare? 

Io penso che i lettori vogliano sentirsi trascinati dentro a una storia, vogliono emozionarsi. Un bravo scrittore credo debba avere quello come primo obiettivo, almeno nella narrativa.


16. In quale momento della giornata scrivi di più?

Penso in tarda mattinata o nel primissimo pomeriggio, di solito sono i momenti in cui può spuntare un po' di tempo per scrivere.


17. Chi sei quando non scrivi? 

Un padre, un partner, un figlio, un fratello, un amico, un avvocato, cerco di essere tante cose. Non sempre riesco a fare tutto bene, ma almeno ci provo.


18. Come stabilisci i nomi dei tuoi personaggi?

Questa parte è divertente, quindi la condivido quasi sempre con la mia compagna di vita. Penso al personaggio e cerchiamo un nome che gli si addica.


19. Cosa ti ha ispirato nell'ambientazione del tuo libro? 

Come una lacrima è ambientato in un luogo immaginario, avevo bisogno di sentirmi libero il più possibile. La saga di Lo Tufo, invece, va dove c'è del buon cibo da mangiare!


20. Qual è la cosa più difficile nello scrivere un personaggio del sesso opposto? 

Credo sia tutto difficile, cerco di osservare il più possibile le donne, ragazze o bambine che mi circondano quando mi serve per scrivere. Bisogna provare a capire le donne, ma si sa… noi uomini non ci riusciremo mai fino in fondo.

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