Fabio Giorgino - Echi sinistri

Conoscevo già Spiro e, a "prima vista", era un commissario tutto d'un pezzo,serio,duro e sempre alla ricerca della verità.Si sapeva già che aveva sofferto. Era stato abbandonato dalla moglie insieme alla loro bimba ancora piccola. Ora lo ritroviamo con la figlia che frequenta l'università e l'ex moglie riavvicinatasi per riabbracciare la figlia e fare conoscere a Libero la sua famiglia. Quando, però, torna il passato a chiedere il conto difficilmente porterà sorrisi. Spiro lo scoprirà sulla sua pelle. Ho conosciuto una parte diversa del carattere del commissario: mente o cuore,istinto o ragione, gioventù o età della ragione. Ci sono situazioni che affrontandole in gioventù risolvi nel modo sbagliato, ma te ne accorgi quando ormai non puoi cambiare le cose. Anche Spiro ha fatto i suoi errori e ora che il passato sta tornando chiedendo il conto. Questo è un libro diverso dal primo, è più sentimentale. Porta a riflettere sulle difficoltà degli anni dell'adolescenza in cui c'è un grande bisogno di punti di riferimento e della necessità di parlare e confrontarsi con gli altri. Le esperienze ti segnano,ti fanno imparare e ti forgiano. Questa parte permette di conoscere Spiro e mi ha attirata molto. Mi piace conoscere i personaggi più a fondo,avvicinarmi a loro e all'autore. Questa conoscenza non offusca la parte del thriller e della suspence,la mitiga perché non scordiamoci che Spiro cerca un assassino. Il consiglio è il solito: iniziare a leggere il primo libro, "Le ragioni della follia" per poi passare a questo e conoscere meglio Spiro. Lo stile di scrittura non è cambiato,chiaro e semplice senza fronzoli che annoiano o appesantiscono la lettura e con delle belle descrizioni dei personaggi, ma soprattutto dei luoghi tarantini che sembra di visitare.Complimenti Fabio e chissà, magari l'anno prossimo tornerò per merito delle tue parole a Taranto al fianco di Spiro! Non vedo l'ora!
Trama:
Il cadavere di una ragazza viene rinvenuto nelle acque del Mar Piccolo di Taranto: sembra essersi buttata dal ponte Punta Penna, ma i primi rilievi rendono l'ipotesi del suicidio poco credibile. Il commissario Fusco si trova ad affrontare una nuova indagine proprio nel giorno in cui un messaggio anonimo lasciato nella cassetta della posta lo riporta indietro di ventidue anni, costringendolo a riprendere le fila di una vicenda personale che credeva morta e sepolta. Chi è a conoscenza del suo torbido segreto oltre all'amico Enrico Vanoli? Si tratta di vendetta o ricatto? Nella seconda avventura di Spiro Fusco, echi sinistri risuonano dal passato per svelare le origini del suo spirito oscuro.